I
progetti più importanti delle vincitrici del Premio Pritzker 2020

Il premio Pritzker viene conferito annualmente agli architetti viventi che si sono contraddistinti per talento, impegno, vision e che hanno apportato contributi significativi all’umanità e all’ambiente; i vincitori ricevono un bonus di $ 100.000 (US) e una medaglia di bronzo, mentre la cerimonia viene tenuta in un luogo significativo dal punto di vista architettonico. 

 

Yvonne Farrell e Shelley McNamara- fondatrici nel 1978 dello studio Grafton- si sono distinte nel corso della loro pluridecennale carriera per numerosi progetti, concepiti per essere eco friendly e rispettosi della geografia del luogo. Principalmente lo studio Grafton ha lavorato alla realizzazione di strutture universitarie: si pensi dipartimento di Dipartimento di Ingegneria Meccanica del Trinity College di Dublino (1996), all’Università di Limerick (2013) o alla Toulouse School of Economics (2019). 

 

Nel 2009 lavorano agli Uffici del Dipartimento di Finanza a Dublino, Irlanda. Il progetto si integra perfettamente con il tessuto cittadino circostante: per la facciata è stata usata una pietra calcarea locale proveniente dalla cittadina di Ballinasloe, mentre ampie finestre presenti in tutto l'edificio permettono di ammirare i suggestivi panorami della città. 

 

Nel 2015 progettano il Campus Universitario Utec a Lima, in Perù; Farell e McNamare nel concepire tale struttura non solo hanno tenuto a mente la geografia di Lima- dove le scogliere segnano il confine tra la città e il mare- ma anche la presenza di una trafficata autostrada. 

Il campus UTET è stato dunque pensato per essere una “nuova scogliera”, che pone l’Università su un piano differente. L'edificio inoltre è in armonia con l’ambiente in cui si colloca: l’entrata principale del campus è visibile dalla strada affollata, così da  promuovere l’interazione tra l’esterno dell’edificio e l’interno dello stesso. 

Il continuo dialogo tra interno ed esterno è ben rappresentato inoltre, da uno dei più famosi progetti dello studio Grafton, l’Università Luigi Bocconi a Milano, realizzato nel 2008. La struttura dell’edificio è pensata per favorire l'interazione tra gli studenti e la comunità circostante: la hall dell’Università è stata ideata per fungere da punto di contatto tra ambiente interno e Milano, mentre la facciata Nord dell’edificio si affaccia sul trafficato Viale Bligny e funge da “finestra” sulla frenetica vita della città. 

Lo studio meticoloso degli ambienti e della loro disposizione, insieme all’attenzione rivolta alle persone e al tessuto cittadino rivelano la cura che Yvonne Farrel e Shelley McNamara pongono ai progetti e alla loro realizzazione. Tali aspetti rientrano appieno nelle qualità che la giuria del premio Pritzker cerca nei lavori degli architetti di tutto il mondo.